“Ci siamo, la tanto desiderata, voluta e cercata collaborazione con la Galleria degli Uffizi si è concretizzata”. Così il Sindaco di Poppi Carlo Toni commenta sui social network l’imminente apertura dell’esposizione della Tavola Doria. “Al castello di Poppi, simbolo del Casentino e prezioso custode della storia di questo territorio, verrà esposta, dal 7 Luglio, la “Tavola Doria” di Leonardiana memoria ma attribuita da studiosi ad un altro artista, Francesco Morandini, detto “il Poppi”: sarà l’avvenimento culturale di maggior rilievo di questa estate 2018”.
L’idea, sicuramente ambiziosa, sembrava all’inizio “Quasi impossibile da realizzarsi”, prosegue Toni, “Ed è invece pian piano venuta a maturarsi grazie all’impegno, alla caparbietà ed alla determinazione dell’Amministrazione comunale assieme al suo ufficio cultura, alla disponibilità del Direttore della Galleria degli Uffizi, Dr. Eike Schmidt – che ha intrapreso quel percorso legato al “progetto di museo diffuso nel territorio” attraverso il prestito di opere – e alla generosità di sponsor locali privati e pubblici, con una menzione particolare al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna con il suo Presidente Luca Santini ed a tutti quegli imprenditori del Casentino e non (in primis CEG Elettronica SpA), che da subito hanno creduto in questa iniziativa”.
L’evento richiamerà sicuramente tanti visitatori a Poppi “E rappresenterà un momento alto di valorizzazione culturale ma anche turistica per tutto il nostro territorio casentinese, così ricco di bellezze naturali artistiche architettoniche in un paesaggio tra i più belli della Toscana, il tutto inserito in quella magica atmosfera di religiosità Francescana e Benedettina nella cornice storica tra pievi castelli monasteri dove l’intelletto umano e la fede si sono manifestati nei loro più nobili valori di sapienza verità conoscenza. Il castello di Poppi che domina la valle e che vide nel 1289, il giorno 11 nel mese di giugno forse la battaglia più importante del passaggio dal Medio Evo al Rinascimento tra Guelfi e Ghibellini, tra Papato e Impero, ben si presta a questi eventi e l’esposizione della tavola Doria che raffigura la battaglia di Anghiari (29 giugno 1440) è in perfetta sintonia con gli avvenimenti che si susseguirono dopo il cruento scontro di Campaldino”.
Toni conclude esprimendo “L’augurio e la speranza che questo evento sia l’inizio di una proficua collaborazione con la Galleria degli Uffizi, perché l’intento non è stato quello di un singolo episodio ma la volontà condivisa di una continuità nel tempo”.
Poppi, 14 giugno 2018.
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