Dati in aumento per lo “Sportello Ascolto Donna”, al decimo anno di servizio nella vallata. Promosso dall’amministrazione provinciale di Arezzo e gestito dal Centro Antiviolenza Pronto Donna in seno alla rete di contrasto alla violenza di genere di cui fa parte in modo particolarmente attivo l’Unione dei Comuni del Casentino, allo Sportello solo nello scorso anno hanno fatto accesso 24 donne di cui 2 in continuità con l’anno precedente e 22 vittime di violenza di genere (18 donne italiane, 5 romene e 1 indiana), la maggior parte delle quali di età compresa tra i 30 e i 39 anni. Di queste 5 erano residenti a Bibbiena, 3 a Soci, 3 a Pratovecchio Stia, 2 a Poppi, 2 a Chiusi della Verna, 2 a Castel Focognano, 1 a Chitignano, 1 a Ortignano Raggiolo, 1 a Talla, 1 a Castel San Niccolò, 1 a Montevarchi, 1 in Romania e l’altra non lo ha dichiarato. Altre 5 donne casentinesi si sono rivolte direttamente al Centro Antiviolenza dell’associazione “Pronto Donna Onlus”. Un dato fortemente in aumento se si pensa che fino al 2015 la media era di 10 casi all’anno. L’obiettivo del servizio è quello di informare e prevenire le situazione di disagio sociale, accogliendo le richieste delle donne che si trovano in difficoltà e che individuano nello Sportello stesso un sostegno importante. Il percorso prevede che le vittime di violenza di genere, che nel 2018 sono state 22 delle 24 totali che si sono rivolte allo Sportello, se non sono già in carico all’associazione “Pronto Donna Onlus” vengono orientate verso servizi specifici per iniziare così un percorso di fuoriuscita dalla violenza. Eleonora Ducci, assessore alle politiche sociali dell’Unione e responsabile regionale Anci per il contrasto alla violenza di genere commenta: “Anche il Casentino non è immune dal fenomeno della violenza sulle donne, un fenomeno in preoccupante aumento ma che grazie a presidi importanti come quelli delle istituzioni e dei centri antiviolenza trova un argine. Nella nostra vallata lo sportello è presente da 10 anni e dà risposte importanti in sinergia coi servizi sociali e con l’azienda sanitaria. Il lavoro di rete fa la differenza anche in questo settore, per permettere alle donne di ritrovare fiducia e indipendenza e anche per prevenire ed educare i nostri giovani ad un maggior rispetto”. Lo Sportello è aperto tutti i venerdì dalle 10 alle 13.