Grazie al “Bando Multimisura”, che appena preso il via, con oltre 1 milione e mezzo di euro saranno finanziati gli interventi previsti dal progetto “Casentino e Valtibetina: Toscana d’Appennino Monti dello Spirito”, che entra sempre più nel vivo con risorse importanti messe a disposizione del territorio. Questa prima tranche è destinata in particolare ai soggetti che svolgono attività relative al Psr (Piano di Sviluppo Rurale) e che potranno così presentare una richiesta di sostegno a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione del bando sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana (Burt). La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle 13 del 31 luglio 2019. Il milione e mezzo a disposizione è suddiviso tra varie sottomisure/tipi di operazione: “sostegno per investimenti in infrastrutture necessarie all’accesso ai terreni agricoli e forestali”; “investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali”; “sostegno agli investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste”; “sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e sostegno ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali”; “sostegno alla stesura di piani di gestione forestale o di strumenti equivalenti” e “sostegno per la diversificazione delle attività agricole in attività riguardanti l’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’agricoltura sostenuta dalla comunità e l’educazione ambientale e alimentare”. Si tratta di un’opportunità importante per le due vallate, che possono reinvestire nel territorio tante risorse arricchendo le due vallate e promuovendo, in questo caso, lo sviluppo rurale. La Strategia Aree Interne, in cui rientrano Casentino e Valtiberina con un progetto comune di cui l’Unione dei Comuni Montani del Casentino è capofila, pone l’attenzione su questioni cruciali come la necessità di contrastare le dinamiche di abbandono delle popolazioni residenti, sostenendo le condizioni per continuare a vivere nelle due vallate; la creazione di nuova occupazione e l’impegno nel dare una prospettiva di sviluppo alle giovani generazioni, affinché possano restare nell’area a costruire il loro futuro e quello del territorio. Un contributo importante, che punta a realizzazione interventi nei settori dei servizi di cura, sia domiciliari che semiresidenziali, in quelli educativi per l’infanzia, nel sostegno dello sviluppo delle attività boschive, a favore dell’agricoltura (incluso il settore dell’agricoltura sociale), ma che allo tempo stesso intende potenziare i servizi di supporto all’attività turistica, compresi quelli di mobilità di rete debole flessibile.