Il progetto dell’Atlante del Patrimonio Immateriale del Casentino e della Valtiberina mette al centro il lavoro prodotto dalle scuole delle due vallate e sarà presentato in occasione di due tavoli territoriali in programma giovedì 23 maggio alle 17 nella sede dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana a Sansepolcro, e venerdì 24 maggio alle 17 nella sede dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino a Poppi. Gli incontri hanno come obiettivo quello di una prima restituzione al territorio dei percorsi di ricerca attivati ma anche quello del confronto e dialogo con i diversi attori territoriali a diverso titolo interessati: amministratori, mondo dell’associazionismo, gruppi, aziende. L’idea è quella di rinsaldare i legami di appartenenza tra le giovani generazioni e il loro territorio attraverso la realizzazione di percorsi di ricerca-azione in grado di coinvolgere direttamente le scuole e i giovani dell’area. Il percorso è finalizzato all’individuazione e salvaguardia dei valori e delle specificità locali, delle diverse testimonianze del patrimonio immateriale spesso a rischio di scomparsa, da rileggere e interpretare creativamente per contribuire ad una loro trasmissione e ad uno sviluppo consapevole e sostenibile del territorio. Per patrimonio culturale immateriale, come contenuto nella Convenzione Unesco del 2003, si intendono “le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, i know-how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi che le comunità , i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale”. Durante l’anno scolastico 2018/19 sono stati coinvolti insegnanti di tutti gli istituti comprensivi dei due territori, oltre a dieci giovani con la funzione di tutoraggio al lavoro delle classi, in un percorso formativo realizzato in collaborazione con esperti (Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze e SIMBDEA). In seguito è partita la sperimentazione con l’attivazione di lavori di ricerca-azione dedicati all’individuazione e approfondimento di particolari aspetti del patrimonio immateriale che saranno in seguito oggetto di schedatura, approfondimento e condivisione attraverso anche la predisposizione di una specifica piattaforma web. Questo obiettivo di tutela del patrimonio culturale immateriale attraverso la creazione di un Atlante, è perseguibile grazie alla Strategia Nazionale delle Aree Interne, un’azione portata avanti di concerto da Stato e Regioni per invertire e migliorare le tendenze demografiche in atto, quali riduzione dell’emigrazione, attrazione di nuovi residenti e ripresa delle nascite, in alcuni territori fragili dal punto di vista dell’accessibilità ad alcuni servizi essenziali considerati alla base del diritto di cittadinanza (che sono le precondizioni per lo sviluppo territoriale ovvero sanità, istruzione e mobilità). I territori del Casentino e della Valtiberina nella definizione della Strategia sono stati accorpati come unica area di intervento e in seguito ad una serie di incontri e verifiche è stato messo a punto un piano programmatico di intervento nei due territori con l’individuazione di una serie di azioni specifiche, tra cui appunto il progetto dal titolo: “Le comunità educanti del Casentino e della Valtiberina: patrimonio immateriale, sviluppo sostenibile e opportunità formative per i giovani del territorio che vede il coordinamento del Cento servizi della Rete EcoMuseale del Casentino dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino.