La notizia della certificazione di Gestione Forestale Sostenibile (GFS) ottenuta dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino, è arrivata il 3 gennaio ed è stata accolta con enorme soddisfazione da parte degli amministratori dell’Ente e di tutto il servizio. Si tratta di un riconoscimento nazionale importantissimo per tutta la vallata, che garantisce una corretta gestione sostenibile del demanio regionale delle Foreste Casentinesi e che si traduce in una certificazione del legno che ne deriva, valorizzando di conseguenza tutta la filiera. Le aziende potranno così avvalersi di un prodotto riconosciuto, sostenibile, controllato e quindi di massima qualità.
“E’ una vittoria di squadra, un riconoscimento dell’enorme lavoro che il servizio FORESTE dell’Ente svolge e che viene cosi riconosciuto e certificato – ha commentato la presidente Eleonora Ducci – la nostra gestione delle foreste, che va avanti dal 1977, rispetta in modo rigoroso ogni norma e ha l’obiettivo di promuovere la tracciabilità delle filiere, favorire l’impiego del legno per usi durevoli e valorizzare le numerose altre funzioni che le foreste sono in grado di dare alla collettività. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per ottenere questo importante riconoscimento nazionale, dando lustro al nostro Ente e alle foreste casentinesi”.
Il processo di certificazione si inserisce in un percorso di valorizzazione della multifunzionalità delle foreste gestite dall’Unione dei Comuni, condiviso e supportato anche dall’Ente Parco delle Foreste Casentinesi, che ha appositamente assegnato fondi del Ministero dell’Ambiente.
Le verifiche effettuate per il rilascio della certificazione hanno evidenziato una gestione organizzata e con un’accentuata predisposizione all’innovazione. La professionalità emersa, si legge nella relazione rilasciata, fa ben sperare ad un’estensione della certificazione, che è stata concessa secondo lo standard PEFC, per il complesso di proprietà regionale delle “Foreste Casentinesi”. Si tratta di una vasta fascia di territorio, quasi interamente boscato, che dal Monte Falterona decorre lungo l’Appennino Tosco-Romagnolo fino al Passo dei Mandrioli e comprende parte delle Foreste di Camaldoli e Badia Prataglia. Il complesso forestale, esteso per 5867 ettari, ricade per il 90% nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ed in cinque siti Natura 2000, vantando una serie di specificità legate ad aspetti naturalistici, storici, culturali e legati alla produzione legnosa che meritano di essere riconosciute e valorizzate attraverso l’applicazione di standard di gestione forestale sostenibile e la loro conseguente certificazione.
L’acquisizione del certificato di GFS rappresenta la prima tappa di un percorso che coinvolge gli amministratori locali e tutto il servizio forestazione dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, che punta ad una continua valorizzazione del territorio.