L’Ecomuseo del Casentino presenta, in una pubblicazione apposita, come di consueto, un programma estivo ricco di eventi che, in ottemperanza alle normative sanitarie vigenti, saranno prevalentemente all’aperto. Le moltissime iniziative saranno dettagliatamente trattate nelle pagine del giornale consultabile anche online sul sito www.ecomuseo.casentino.toscana.it.
Verrà riproposto il format “Cammina la storia”, già ampiamente sperimentato in passato, arricchito di numerosi appuntamenti a cui si aggiungono letture, animazioni, giochi per famiglie ma anche proiezioni sul tema dell’intercultura, conferenze, presentazione di libri.
Si tratta di attività co-progettate con la pluralità di soggetti che circuitano e collaborano con l’Ecomuseo: gestori delle antenne, guide ambientali, animatori, attori, giovani laureati, musicisti e archeologi.
Un partner di primo piano, oltre alla Regine Toscana (sostegno agli ecomusei di rilevanza regionale) alle amministrazioni comunali e alla Banca di Credito Cooperativo di stia e di Anghiari, è rappresentato dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. L’approccio dell’Ecomuseo alla valorizzazione delle risorse culturali ed umane presenti sul territorio bene si confà con la filosofia di sviluppo e promozione portata avanti dall’area protetta. La ricoperta dei luoghi, il coinvolgimento delle nuove generazioni nelle attività, la finalità educativa oltre che ludica delle iniziative, l’attenzione alla sostenibilità ma anche alla diversità culturale, rappresentano degli obiettivi di fondo da coltivare congiuntamente per lo sviluppo prima di tutto culturale e poi turistico del nostro territorio.
Torna anche “Festasaggia”, progetto che Unione dei Comuni/Ecomuseo e Parco Nazionale condividono ormai da anni nell’ambito dell’iniziativa “Oltreterra”. In seguito alle normative anti-Covid anche le feste, occasioni di aggregazione sociale per eccellenza, hanno subito una brusca battuta d’arresto. Per dare un segno di continuità, tuttavia, in accordo e con la stretta collaborazione delle condotte slowfood, delle associazioni coinvolte, dei produttori e di alcuni testimoni privilegiati, saranno proposte alcune PILLOLE DI FESTASAGGIA, una serie di brevi montaggi video con interviste, presentazione di piatti e prodotti, specificità locali, per tenere salde le maglie della rete e comunicare online i valori e le progettualità dei territori. Per l’annualità 2020 sono state comunque raccolte le candidature delle feste. Le singole realtà andranno a definire, di volta in volta, se potranno essere garantite le condizioni, stabilite dalle norme vigenti, per dare concretezza alle manifestazioni previste.
Segnaliamo, inoltre, che sempre con il servizio promozione dell’area protetta nella cornice de “I Popoli del Parco”, nel periodo autunnale inizierà il suo percorso itinerante anche una mostra dedicata alle sapienze manualità tradizionali che toccherà diverse località a ricucire i due versanti dell’appennino. Video, oggetti, approfondimenti contribuiranno a raccontare le storie, la capacità e l’inventiva degli abitanti che hanno costruito un territorio di cui ancora oggi se ne possono leggere le evidenti testimonianze.
L’Ecomuseo, oltre alle iniziative di animazione turistico-culturale, promuove, come testimoniano alcune pagine del giornale, percorsi di ricerca e restituzione in collaborazione con istituti universitari ed enti di alto spessore a conferma della piena vitalità del suo percorso ormai ventennale. Facciamo cenno alle principali progettualità in corso di realizzazione che coinvolgono direttamente l’Ecomuseo e la Banca della Memoria: LISTEN Paesaggi Sonori attraverso l’Ecomuseo del Casentino con l’Università degli Studi di Siena nell’ambito di “Regione Toscana/Giovanisi” ; le Memorie delle Stragi nazifasciste co-finanziato dal“FONDO ITALO-TEDESCO PER IL FUTURO“; Archivio Vi.Vo. che ha come obiettivo quello di ridare voce agli archivi toscani mediante la descrizione, l’analisi, la fruizione di oggetti digitali, che in origine erano nastri, bobine e cassette contenenti parlato e cantato toscano. Il progetto di ricerca, finanziato della Regione Toscana vede il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Siena, dell’Istituto di Linguistica Computazionale di Pisa (CNR) e della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana.Tra tutti sottolineiamo, infine il recente protocollo d’intesa con la Regione Toscana sulla salvaguardia del patrimonio immateriale che apre nuovi scenari e stimolanti prospettive di lavoro in una dimensione sovra-locale.
“Proponiamo questa estate tante attività e lo facciamo secondo le modalità di sicurezza necessarie al momento che stiamo vivendo – ha dichiarato l’assessore di riferimento nell’Unione Eleonora Ducci – Ecomuseo, Mediateca e tutte le associazioni si dimostrano attive e propositive anche in questa particolare fase, continuando a portare avanti le iniziative di valorizzazione del nostro patrimonio culturale che troverete dettagliate nella consueta pubblicazione. Un ringraziamento a tutti i partner e particolare al Parco Nazionale per la collaborazione ed il sostegno, che negli anni non è mai venuto a mancare”.