Alto rischi incendi: oltre 30 operatori, 6 guardie forestali, 5 direttori delle operazioni di spegnimento e 10 mezzi specifici sono stati schierati in Casentino per far fronte all’allarme siccità. Il servizio di prevenzione coinvolge la struttura antincendio propria dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino che copre 12 comuni ma che in caso di necessità è chiamata ad operare in tutto il territorio regionale. Un’autobotte pesante da tre mila trecento litri, una leggera da mille e cinquecento litri, più quattro fuoristrada dotati di modulo antincendio, un’officina mobile e tre vasche mobili, sono pronti a far fronte alle prossime settimane da bollino rosso. A questi si aggiungono pulmini per il trasporto del personale, macchine operatrici movimento terra che sono utilizzata nella gestione corrente del demanio. Lo schieramento di personale e mezzi nelle scorse settimane ha concorso allo spegnimento dell’incendio di Palazzo del Pero con 80 ore lavorative assicurando per 15 ore la direzione delle operazioni di spegnimento, così come per le 21 ore nell’incendio di Marciano nel comune di Bibbiena. Dal primo luglio è iniziato invece il periodo di massimo rischio che vede impegnata tutta la struttura Aib dell’Ente con il personale tecnico che partecipa alla turnazione del Cop (Centro Operativo Provinciale ubicato a Loro Ciuffenna) garantendo la presenza di un D.O. nel comprensorio aretino. Già nell’incendio del 2 luglio a Vivignano sono state assicurate 14 ore di direzione delle operazioni di spegnimento, con la partecipazione per 6 ore, di operatori in loc. Venere – Arezzo, il 6 luglio nell’incendio di Capannole Bucine le squadre sono state impegnate per 68 ore e sempre il 6 luglio nell’incendio di Lucignano sono state assicurate per 10 ore la direzione delle operazioni di spegnimento e per 19 ore la presenza di operatori, con continuazione nel giorno successivo. L’8 luglio le squadre sono intervenute in un doppio focolaio a Campoluci per 2 ore alle quali vanno aggiunte le ore dell’intervento in località Capannina, ad Arezzo.
“Purtroppo siamo ancora ai primi di luglio e la stagione si preannuncia molto difficile per non dire drammatica – ha dichiarato la responsabile del servizio Beatrice Brezzi – la zona di competenza dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino è rappresentata dai 12 comuni della vallata, anche se il servizio su necessità può essere impiegato su tutto il territorio regionale. Ci siamo fatti trovare pronti davanti alle varie emergenze che si sono verificate nelle settimane scorse e siamo altrettanto pronti ad intervenire con personale competente e specializzato qualora dovessero verificarsi altri incendi nelle prossime settimane, sia a livello territoriale che regionale”.